Visita

i borghi piu belli


  • Cossignano

Cossignano (AP)

Alcuni reperti rinvenuti dagli archeologi mostrano che Cossignano fosse abitato già al tempo dei Piceni. Nel 268 a.C. i Romani occuparono l’area di Cossignano. I Cossinii di Tivoli fecero arrivare un gran numero di schiavi che costruirono una fattoria, disboscarono e resero coltivabili gran parte delle terre circostanti all’attuale comune. I Cossinii avrebbero dunque dato il nome alla zona di fundus Cossinianus o praedium Cossinianum. Un nome più antico dovrebbe essere Castellum Martis, esiste qualche prova sull’esistenza di questo nome rinvenuta nella vicina Cupra Marittima. Durante il medioevo Cossignano ha adottato una politica difensiva, l’unica possibile poiché non contava più di mille abitanti già allora e aveva un castello in una buona posizione. Per far fronte al bisogno di uomini Cossignano chiedeva soprattutto aiuti ad Ascoli e allo Stato Pontificio. Questo gli provocò l’ostilità di Fermo che era interessata a Cossignano per controllare meglio le mosse della sua eterna rivale Ascoli, e dei paesi che diventavano ghibellini. All’indomani della nascita del Regno d’Italia gli intellettuali cossignanesi difesero e mantennero l’autonomia del comune, messa in discussione per via delle esigue dimensioni di Cossignano.

 



  • _comunanza

Comunanza (AP)

Ha l’aspetto di un caratteristico borgo medievale e sorge lungo il fiume Aso. Scavi archeologici, in prossimità di Colle Terme, dimostrano che il sito fu abitato già in epoca romana con la presenza di stabilimenti termali. L’attuale insediamento si originò nel V e VI secolo, allorquando alcune famiglie della città di Ascoli Piceno si trasferirono presso questa zona per sottrarsi alle scorribande e alle incursioni barbariche. Il borgo ebbe alterne vicissitudini e fu conteso tra Amandola e Ascoli Piceno, rimanendo nella sfera di influenza di quest’ultima. Circa un chilometro fuori dal paese, in prossimità del Monte Pasillo, 588 m s.l.m., ci sono ancora i ruderi del castello che fu della famiglia Nobili. Non si riesce a ricostruire la forma e la struttura originaria del fortilizio. Il nome Comunanza appare per la prima volta nel 1324 in quanto un documento riporta “Communantia Montis Passilli Civis Districtualis Esculi”.

 



  • force

Force (AP)

Il nome di “Force” lo si vuole fare derivare da “forca” visto che è situato tra la valle dell’Aso, quella del Tesino e del Tronto. I primi insediamenti risalgono al V secolo d.C. a causa delle invasioni barbariche i popoli dei paesi vicini vi trovarono riparo data la sua posizione strategica da un punto di vista difensivo. Molto importante è anche la lavorazione del rame che sembra essere stata radicata dai monaci Farfensi o da tribù zingare insediatesi nel territorio forcese. Il linguaggio che questi artigiani hanno sviluppato è il “Baccaiamento Forcese”, lingua oggi non più parlata. Villino Verrucci: particolare costruzione che si trova al di fuori delle mura del paese, fatto eregere dall’omonimo architetto intorno al 1936. Convento della beata Maria Assunta Pallotta: è la casa natale della beata, dove oggi vi sono le Suore Francescane Missionarie di Maria, ordine al quale apparteneva la beata Assunta Pallotta.

 



  • montedinove

Montedinove (AP)

Si vuole il suo nome e la sua origine legati alla scomparsa della città di Novana, menzionata da Plinio il Vecchio, nella sua nota “Naturalis Historia” libro III cap. XIII, come città dell’interno posta tra Asculum e Cluana. La struttura urbana, le strette viuzze del centro e la cinta muraria sono testimonianza dell’interessante sviluppo che ebbe nei secoli XIV e XV. Nel 1586 Sisto V trasforma i territori di Montedinove in uno stato moderno; la giudicatura diventa autonomia locale sotto il nome di “Presidato di Montalto” staccandolo dal potere del legato Pontificio e assoggettandolo direttamente alla Camera Apostolica. Nel 1617 il Comune approvò la costruzione di un convento per i Frati Minori osservanti Riformati e il 10 novembre 1619 Papa Paolo V ne autorizzava la costruzione e benediceva la prima pietra per l’erezione del Santuario e Convento di San Tommaso di Canterbury. Questo santuario venne edificato lungo la via Cuprense, nel luogo in cui esisteva una cappellina, sempre dedicata a S. Tommaso, costruita dai Farfensi di S. Maria de Cellis un secolo prima. Nei secoli successivi Montedinove seguì il corso storico dello Stato della Chiesa fino all’Unità d’Italia nel 1861.

 



  • valle_del_tesino

Valle del Tesino (AP)

La direttrice viaria è costituita dalla provinciale 92 Valtesino, che costeggia la riva sinistra del fiume, da Grottammare a Rotella, per poco più di 30 km., toccando centri e frazioni da sempre frequentati e dal 1586 organizzati, per volontà di Papa Sisto V, nel Presidato di Montalto, terzo referente amministrativo piceno tra l’Ascolano e il Fermano.La valle prende il nome dal fiume Tesino che nasce in territorio di Force (M. La Torre, a 750 m. di quota). L’antico Tessinus tocca la frazione di Poggio Canoso e il comune di Rotella, per giungere a Grottammare dove si riversa in Adriatico. Tra le peculiarità si evidenziano i calanchi, la vegetazione spontanea, costituita da caducifoglie e arricchita sulle falde del Monte Ascensione dal castagno, è stata in gran parte sostituita dalle colture: seminativi, vigneti, ortaggi, uliveti, frutteti e florivivaismo (soprattutto a Grottammare).

 


X

Prenota il tuo itinerario




Ai sensi e per gli effetti della 196/03 concedo il consenso al trattamento dei dati inseriti che saranno utilizzati esclusivamente per usi interni e non saranno divulgati a terzi a nessun titolo se non all’autorità giudiziaria, qualora la stessa ne facesse espressa richiesta.